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“Il focus dell’attività di web design oggi deve essere la user experience e il successo del marketing digitale in termini di prospect, lead e vendite. Per questo è utile effettuare cambiamenti e test graduali e continui sul tuo website analizzando gli effetti che hanno sugli utenti, in ottica di miglioramento continuo. Così nasce il growth-driven design.”

Quella in cui viviamo oggi è una società dominata da grandi e continui cambiamenti che riguardano diversi ambiti, tra i quali i processi di ricerca e acquisto delle persone.

Grazie a tali cambiamenti, questa epoca può rappresentare una grande occasione per chi vuole avviare ad esempio un eCommerce e vendere i propri prodotti online, dal momento che gli acquisti su internet vivono un trend positivo.

In Italia milioni di individui hanno un approccio multicanale alle diverse fasi del processo d’acquisto. In sostanza usano internet in almeno uno dei seguenti contesti:

  • ricerca informazioni
  • comparazione di prezzi
  • lettura di recensioni
  • acquisto vero e proprio

Poiché l’obiettivo di ogni azienda è quello di vendere, è fondamentale riuscire a portare ogni contatto che visita il sito web all’acquisto. Per far sì che ciò avvenga, viene utilizzato il Growth Driven Design, nonché un’ottimizzazione del processo di vendita, che comporta anche un aumento del tuo tasso di conversione, cioè la percentuale di persone che, una volta arrivate nel tuo sito web, concludono effettivamente l’acquisto.

Non dimenticare inoltre che, per avere successo, è ovviamente necessario usufruire di una struttura solida ed efficiente su cui lavorare. In questo modo, oltre a migliorare la UX ed il CRO, ottimizzerai anche la SEO.

Che cos’è il Growth Driven Design?

È un approccio al web design che differisce da quello tradizionale, il quale comporta molti rischi e insoddisfazioni (oltre ad un grosso dispendio di risorse economiche).

Grazie invece all’approccio sistemico, agile e flessibile del Growth Driven Design, è possibile limitare questi rischi, assicurando risultati migliori. Senza contare poi la sua potenza nell’ottimizzazione della SEO.

Che cos’è la User Experience?

Il Growth Driven Design, per riuscire nel suo obiettivo, si serve della User Experience, ovvero ciò che una persona prova quando utilizza un prodotto, un sistema o un servizio, cercando di renderla il più ottimizzata possibile. Per analizzare il comportamento degli utenti e la motivazione del processo decisionale, la UX utilizza la sperimentazione e la ricerca al fine di individuare aree di opportunità e convalidare progetti ed applica principi di apprendimento, percezione e cognizione.

Si tratta di un metodo scientifico basato su test interattivi attuando survey e test nelle prime fasi di progettazione.

8 Consigli per migliorare la UX e quindi anche il tuo tasso di conversione

Ogni piattaforma non è sufficiente se non si considera la UX, che può realmente fare la differenza nell’evoluzione da un sito apparentemente bello ma in realtà poco funzionale a un sito capace di fidelizzare l’utente, trasmettere sicurezza e accompagnarlo senza indugi all’acquisto.

Ti forniamo quindi 8 preziosi consigli per migliorare la UX ed incentivare i tuoi lead prima alla conversione poi alla vendita.

1. Sviluppa un menù secondario molto dettagliato

È bene sviluppare menù secondari molto dettagliati per ogni categoria. In tale maniera si può accedere alle diverse sotto-categorie usando diverse strade ed opzioni di scelta: ad esempio, se il sito tratta divani, nel menù secondario è possibile trovare sottocategorie come: divano ad angolo, componibili, in pelle, in tessuto, per esterni, ecc…

2. Metti le Breadcrumbs ben in vista

In ogni pagina, o articolo, è possibile visualizzare breadcrumbs che guidano la navigazione e forniscono un’idea precisa in merito alla posizione esatta in cui ci si trova nel sito. In questo modo risulta estremamente agevole ed intuitivo spostarsi verso i livelli superiori.

3. Personalizza la Sidebar

Un semplice e banale esempio può essere quello di mostrare una sidebar nel tuo sito web sempre contestualizzata e personalizzata con prodotti strettamente pertinenti alle intenzioni di acquisto.

Inoltre non va dimenticato che la riduzione del numero di link e l’eliminazione di quelli superflui permette ai bot di Google di usare in maniera intelligente e senza sprechi il crawl budget a disposizione, evitando percorsi di scansione davvero poco utili a chi naviga il sito.

4. Metti in evidenza gli sconti

Questo consiglio è mutuato dalle strategie di marketing offline: decenni di pubblicità hanno mostrato che spesso vendere un’idea di prodotto può essere addirittura più profittevole che vendere il prodotto stesso.

È cosa risaputa, infatti, che il cliente è molto sensibile alla possibilità di ottenere uno sconto pertanto insieme ad esso potresti mostrare anche la disponibilità del prodotto e il codice discount che aiuta l’utente nel momento in cui decide di procedere all’acquisto.

5. Fornisci informazioni sulla spedizione

La spedizione spesso risulta un tasto dolente in quanto può rappresentare un’arma a doppio taglio nel momento in cui gli utenti ritengono i costi da sostenere un limite rispetto al classico acquisto nel negozio fisico.

Ecco perchè tanti venditori propongono spedizioni gratuite al raggiungimento di un determinato ammontare di spesa: ciò risulta utile sia per superare il blocco psicologico descritto in precedenza, sia perché si incentiva il cliente a comprare di più per non pagare costi di spedizione.

Naturalmente tali informazioni devono saltare immediatamente all’occhio, soprattutto nella pagina prodotto, dove si è più vicini alla finalizzazione dell’acquisto.

6. Esponi i metodi di pagamento possibili

I sistemi di pagamento sono uno degli elementi più importanti per gli eCommerce, è importante non sottovalutarli.

L’acquirente infatti deve conoscere sin dal primo momento quali sono le modalità a sua disposizione in modo da dimostrare di potersi fidare di te. Questo diminuirà i tassi di abbandono del tuo sito. Ovviamente i sistemi di pagamento devono essere realmente affidabili, oltre che estremamente rapidi ed intuitivi.

Ad esempio, fino a qualche anno fa l’unica opzione di pagamento che i siti web offrivano ai loro acquirenti era tramite bonifico bancario. Come potrai facilmente intuire, questo modo non era e non è affatto funzionale.

7. Cura la scheda tecnica, i dettagli e le recensioni

In aggiunta alle informazioni di tipo generico, l’utente ha bisogno di informazioni più specifiche sul prodotto, ovvero tutte quelle inserite nella scheda tecnica e nei dettagli. È opportuno che esse siano originali e approfondite, che quindi mostrino con chiarezza ogni dettaglio senza lasciare spazio a dubbi.

Le recensioni possiedono un grande valore in quanto rivestono un ruolo di fiducia su cui ogni acquirente fa grande affidamento, a prescindere dal settore in cui si opera.

Cerca quindi di esaltare e incentivare recensioni complete, esaustive e molto dettagliate.

8. Inserisci articoli correlati

La presenza di prodotti correlati sotto l’articolo che il possibile acquirente sta guardando ha una valenza molteplice:

  • offre all’utente un’alternativa simile all’oggetto che sta vedendo, nel caso in cui non fosse pienamente soddisfatto o volesse approfondire la ricerca;
  • consente di vendere con semplicità prodotti associabili a quello principale (pensa ad esempio ad un cuscino o un copridivano se si tratta di un sito di divani)

6 tecniche riguardanti il Growth Driven Design per migliorare il tasso di conversione

Tenendo conto degli 8 consigli appena elencati, migliorerai la UX sul tuo website e alzerai notevolmente il tuo CRO, il che porterà ad una conseguente ottimizzazione della SEO.

Già a questo punto il Growth Driven Design potrebbe sembrarti grandioso. Ma c’è di più.

Non accontentarti di questo, sfrutta altre tecniche, di seguito elencate, per ottenere la massima ottimizzazione della UX dei tuoi clienti e per aumentare maggiormente il tuo tasso di conversione.

Tecnica 1: utilizzare software per l’analisi dei dati web

Il software di analisi dei dati web, come il gratuito Google Analytics, è in grado di fornirti preziose informazioni sui visitatori del tuo website, ad esempio sapere da dove provengono e su quali link hanno fatto clic una volta arrivati.

Quindi ti aiuterà ad identificare le strade del tuo website, ovvero i flussi di traffico intenso che portano a conversioni riuscite.

È essenziale per l’ottimizzazione del tasso di conversione (CRO), ma da solo non basta.

Per fare un esempio, possiamo paragonarlo alle telecamere a circuito chiuso di un negozio. Esse forniscono una veduta aerea di dove i visitatori sono entrati e del loro percorso, senza però rivelare i loro pensieri o le loro motivazioni. Per questo, avrai bisogno di altri strumenti che ti mostriamo a seguire.

In particolare l’analisi dei dati web sarà più utile nelle prime fasi di un progetto, quando cerchi di identificare su quali pagine iniziare a lavorare o su quali dovresti implementare queste 6 tecniche che ti consigliamo. Ovviamente, il Growth Driven Design non avrà alcun effetto su una pagina che non riceve visitatori o che ha già il tasso di conversione del 100%.

Tecnica 2: utilizzare software per mappare i clic

Mentre il software di analisi dei dati web ti dice quali link vengono cliccati dai tuoi visitatori, il software di mappatura dei clic ti mostra su quali punti (non link) delle pagine i tuoi visitatori cliccano.

La mappatura dei clic ti servirà perchè:

  1. Rivelerà le parti del sito su cui viene fatto clic sebbene non siano selezionabili (ma forse dovrebbero esserlo). Ad esempio, se scopri che i visitatori cliccano su una foto di un prodotto, puoi scegliere di consentire l’ingrandimento dell’immagine o decidere di leggere ulteriori informazioni su di esso.
  2. Mostrerà quali parti della pagina stanno ottenendo la massima attenzione.
  3. Se nella tua pagina sono inseriti più volte gli stessi link che portano ad una determinata pagina di prodotto, il click-mapping ti mostrerà su quali link hanno cliccato i tuoi visitatori, quindi quelli più efficaci. Questo puoi vederlo anche tramite lo strumento di analisi, anche se il procedimento è un po’ più complesso.
  4. Gli strumenti di mappatura dei clic mostrano fino a che punto i visitatori scorreranno le pagine del sito web. Se alcune delle tue pagine sono lunghe, le mappe di scorrimento possono rivelare quali parti della pagina ricevono l’attenzione maggiore.

Ad esempio, attraverso ClickTale puoi visualizzare i report di mappatura dei clic delle tue pagine più importanti. Naturalmente, noterai che molti clic sono prevedibili, ma prova a ignorarli per cercare le anomalie e migliorare il tuo sito web.

Tecnica 3: utilizzare strumenti di registrazione delle sessioni

Sempre ClickTale può essere utile anche come strumento di registrazione delle sessioni, ovvero per rivelare ciò che i visitatori hanno fatto su ogni pagina, catturando le loro battute e il movimento del mouse.

Ciò può esserti utile per:

  1. Riprodurre la sessione: ossia puoi guardare gli schermi dei tuoi visitatori mentre utilizzano il tuo sito web, come se si stesse guardando oltre le loro spalle. Puoi scegliere quale sessione guardare in base a diversi filtri come il paese di origine dei visitatori, quanto tempo trascorrono sul sito o il numero di pagine che hanno visitato.
  2. Dare un’occhiata a come le persone interagiscono con il tuo sito web.
  3. Vedere gli errori. Il software può visualizzare un rapporto sugli errori riscontrati dagli utenti.
  4. Analizzare le canalizzazioni dei tuoi visitatori e vedere fino a dove scorrono la tua pagina.

Tecnica 4: utilizzare il software form-analytics

Con lo stesso software ClickTale inoltre puoi analizzare il modo in cui le persone interagiscono con i moduli e identificare quali campi causano problemi.

Ciò è estremamente importante, in quanto è molto probabile che i visitatori che interagiscono con i moduli si convertano.
Il software può segnalare molti problemi, tra cui:

  • Il successo generale del modulo: quanti visitatori ci sono arrivati e quale percentuale di essi ha provato a inviarlo e l’ha inviato con successo.
  • La percentuale di visitatori che si sono ritirati in ogni campo del modulo. Conoscere queste informazioni consente di correggere o rimuovere i campi del modulo che causano l’abbandono del sito Web.
  • La quantità di tempo che i visitatori trascorrono su ciascun campo.
  • Quali campi tendono a rimanere vuoti o generano messaggi di errore, che i visitatori devono quindi modificare prima di poter inviare nuovamente il modulo.
  • Quali browser e dispositivi funzionano male.

Tecnica 5: utilizzare la chat dal vivo

La chat dal vivo come LiveChat ti consente di ascoltare i visitatori che non ti telefonerebbero perché:

  • Sono in un luogo pubblico (o al lavoro) e non vogliono essere ascoltati.
  • Apprezzano che, a differenza delle telefonate, la chat dal vivo non costa denaro.
  • Non vogliono stare attaccati al telefono in attesa che qualcuno risponda.
  • Ritengono che una sessione di chat dal vivo sia meno impegnativa di una telefonata.

La chat dal vivo può esserti utile per sapere:

  1. Quali pagine stanno dando problemi alle persone e su quali prodotti si concentrano le domande.
  2. Quali sono le principali domande, preoccupazioni e obiezioni dei visitatori.
  3. Quali delle tue risposte, rassicurazioni e contro-obiezioni convincono i visitatori a intraprendere ulteriori azioni.

Inoltre, utilizzare la chat dal vivo può aumentare il tasso di conversione aiutando personalmente i visitatori all’azione attraverso l’uso di risposte predefinite e perfezionate nel tempo.

Tecnica 6: utilizzare il cobrowsing

Pega è un software di Cobrowsing che consente ai visitatori di condividere il proprio desktop con una persona dell’assistenza clienti.

Ciò è particolarmente utile quando si fatica a capire cosa vedono i visitatori per riuscire ad aiutarlo al meglio.

Con una maggior attenzione al Growth Driven Design cresce il tasso di conversione del tuo sito web: un beneficio per la SEO

A prescindere dagli elementi appena analizzati, quindi, ricorda che la cosa più importante è andare incontro alle esigenze del tuo cliente. Mettiti nei suoi panni, cerca di vivere l’esperienza di acquisto al posto suo e scopri cosa dovresti migliorare nel tuo sito.

Da qui poi verrà tutto a seguire: così facendo migliorerai la UX che andrà ad ottimizzare la SEO e quindi aumenterai il tuo tasso di conversione CRO, ottenendo una maggior possibilità di vendite.

Il Growth Driven Design ti aiuta a fare questo. Significa mettere al centro di tutto il visitatore con le sue esigenze e favorire ogni sua relazione con il sito web.

Forse penserai che sembra facile a dirsi, ma seguendo i consigli che ti abbiamo elencato in questo articolo ti accorgerai che bastano davvero questi piccoli accorgimenti per ottenere risultati veri.

Non vedi l’ora di applicarli?

Contattaci a questo link, siamo sempre curiosi di conoscere nuove aziende e realtà italiane da supportare con strategie e tattiche modellate ad hoc e cucite su misura.

Emanuele Anselmi

CEO Italian Design Farm